Locanda del Molino, dimora di charme nella campagna cortonese

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Una perla dell’ospitalità toscana ancora poco conosciuta in cui la ricercata semplicità degli interni riecheggia l’autenticità della cornice rurale. Da antico molino per frangere le olive è diventata una tanto piccola quanto graziosa locanda grazie al sapiente restauro di Silvia e Riccardo Baracchi, già proprietari del Relais & Chateaux Il Falconiere – Cortona (www.ilfalconiere.it). Si trova a Montanare, a pochi chilometri da Cortona, nella parte più alta della Val d’Esse che conduce in Umbria e al lago Trasimeno. Rifugio romantico in un ambiente bucolico, strategico punto di partenza per scoprire il territorio circostante, famoso per arte, cultura, cucina e grandi vini.
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Riccardo e Silvia Baracchi, chef stellata


L’architettura è quella contadina e i materiali tipici toscani: pietra, travi in legno, cotto. Le otto camere, ampie e luminose, sono ricche di dettagli e colori che le rendono l’una diversa dall’altra, dai letti a baldacchino in ferro agli armadi, i cassettoni in legno dei primi ‘900 e la biancheria impreziosita da pizzi lavorati a mano.
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Il ristorante, ricavato nell’antico frantoio, propone il meglio della cucina toscana, portando in tavola prodotti a km zero e ricette tradizionali che raccontano la storia del territorio, abbinate a grandi vini come quelli dell’azienda vinicola di famiglia Baracchi (www.baracchiwinery.com)
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Nella bella stagione si cena a lume di candela sulla terrazza che affaccia sul torrente e ci si rilassa in piscina al centro di un piccolo prato sotto gli ulivi.
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Per gli amanti del buon cibo e del vino la Locanda organizza corsi di cucina toscana, un’esperienza unica per conoscere trucchi e segreti della cuoca locale Simona.
Inoltre sono tanti gli eventi organizzati legati a stagioni e festività.
Stefano, il direttore della Locanda e Simona, la cuoca

Stefano, il direttore della Locanda e Simona, la cuoca


www.locandadelmolino.com

Riapre a Pontresina lo Schloss all’insegna dell’italianità grazie a JSH Hotels Collection

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Nel cuore dell’Alta Engadina, a qualche chilometro da St. Moritz, si trova un affascinante castello fortezza di fine Ottocento, dall’architettura imponente e suggestiva. E’ l’Hotel Schloss Pontresina Family & Spa, nuovo entrato in JSH, che ha appena riaperto i battenti dopo un attento restyling. Il suo ristorante, con vista spettacolare sulle imponenti vette della Catena del Bernina, così come quelli di tutti gli altri hotel del gruppo, segue la filosofia “Fresco, Italiano e Semplice” voluta dallo chef stellato Andrea Ribaldone, che dal 2014 firma e coordina la ristorazione del brand JSH Resort Collection. Un approccio che rappresenta un’importante innovazione nell’universo ricettivo: arte culinaria e finezze gourmet entrano definitivamente in hotel con proposte basate su materie prime locali e ingredienti di stagione freschissimi.

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Lo chef stellato Andrea Ribaldone


 
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Il ristorante


Discorso a parte merita la Spa. 900 metri quadrati in cui rilassarsi seguendo percorsi guidati tematici diurni e serali che prevedono maschere, scrub, bagni di vapore, tisane, musica rilassante e oli essenziali. Si spazia dalla “Notte Tibetana” a quella “Celtica“, dalla “Notte Indiana” alla “Mille e una Notte“. Due vasche relax, calidarium, bagno mediterraneo, biosauna, sauna finlandese, frigidarium, wasser paradise, doccia fredda e temporale estivo. In questo luogo di pace gli ospiti saranno guidati da un Maestro del Benessere all’uso corretto dei servizi a disposizione, per raggiungere il benessere psico-fisico.
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Vasca relax con idromassaggio


Allo ’Hotel Schloss Pontresina Family & Spa tutto è a portata di mano. 350 km di piste da sci e 580 km di percorsi escursionistici. Appena fuori dall’hotel ci sono le piste da sci di fondo mentre per l’accesso alle piste da discesa, si usufruisce dell’apposito servizio navetta. Tutti i clienti che soggiornano per 2 o più notti possono acquistare direttamente in albergo al prezzo speciale di 35 franchi lo ski pass per 88 piste, 3 snowpark e 58 impianti di risalita con in più l’uso gratuito dei trasporti pubblici dell’Engadina. Completa il pacchetto neve una scuola sci interna all’hotel e la possibilità di noleggiare in loco tutta l’attrezzatura.
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Piste da fondo sotto l’hotel


A disposizione degli ospiti anche un’ampia piscina coperta riscaldata e per l’estate 3 campi da tennis, un campo da beach tennis e una parete da arrampicata.
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Piscina coperta


Lo Schloss è anche il regno di bambini che possono divertirsi con gli animatori in un bellissimo spazio a loro dedicato di 350 mq, diviso per 4 fasce d’età.
Molto interessante e utile è il servizio di “local coach“, una nuova figura professionale, una sorta di concierge evoluto, introdotta dal 2015 nei resort e hotel di città del gruppo JSH, per personalizzare i consigli e condurre gli ospiti alla scoperta di attività autentiche e originali del territorio. A Pontresina si può scegliere tra il sorvolo in elicottero del massiccio del Bernina, le degustazioni di prodotti tipici presso caseifici, enoteche, stube e bellissime passeggiate con le ciaspole, in slittino, in slitta o carrozza trainate da cani o cavalli nella Valle Roseg. Qui per rifocillarsi si va al ristorante Roseg Gletscher (www.roseg-gletscher.ch), famoso per le sue specialità regionali e per il suo leggendario buffet di dolci.
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Gita in elicottero


 
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Buffet dei dolci al Roseg Gletscher


http://www.hotel-schloss.net
www.jsh-hotels.com
FOTOGRAFIE DI CLELIA TORELLI

CARE’s, The ethical Chef Days

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Dal 17 al 20 gennaio 2016, nella splendida cornice delle Dolomiti, da San Cassiano a Corvara, a La Villa, passando per diversi rifugi, si svolgerà Care’s, The ethical Chef Days. L’edizione zero di un progetto ideato e promosso da Norbert Niederkofler, chef stellato del Restaurant St. Hubertus  (Hotel & Spa Rosa Alpina di San Cassiano, Relais&Chateaux) e Paolo Ferretti, titolare dell’agenzia di comunicazione HMC di Bolzano, con il contributo di Giancarlo Morelli, chef stellato e patron del Pomiroeu. Saranno tre giorni di convegni, workshop in cui i protagonisti della ristorazione internazionale, con i più qualificati produttori di vino e gli esperti del settore dell’alimentazione discuteranno e condivideranno una visione comune, etica e responsabile sul tema della cultura enogastronomica. L’evento sarà itinerante in sedi sempre diverse, in un’edizione invernale e una estiva. La missione di CARE’s è di promuovere l’attenzione alla natura, valorizzando i prodotti locali, i consumi responsabili, il riciclo dei materiali e il riutilizzo degli scarti alimentari. È confermata la partecipazione di grandi nomi italiani come Filippo La Mantia, Yoji Tokuyoshi, Pino Cuttaia, Davide Scabin, Niko Romito e Massimo Bottura, chef emergenti “di montagna” come Riccardo Gaspari o Matteo Metullio, e presenze internazionali quali Rodolfo Guzman dal Cile, Danny Bowien, Pedro Miguel Schiaffino dal Perù e il finlandese Sasu Lakkunonen.

Lo chef Norbert Niederkofler, due stelle Michelin

Lo chef Norbert Niederkofler, due stelle Michelin

WELCOME A PALAZZO PARIGI

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Il nuovo hotel superlusso ha aperto i battenti ieri 5 settembre. Siamo al numero 1 di corso di Porta Nuova, all’angolo con via Fatebenefratelli, tra il distretto della moda e il cuore di Brera. Il nuovo cinque stelle meneghino, che conserva nel giardino la memoria di Palazzo Kramer, devastato dai bombardamenti della seconda guerra mondiale, è stato costruito nella vecchia sede del Sanpaolo. L’edificio è maestoso: sette piani, il mega attico panoramico su due livelli, l’accesso da film della hall, caratterizzata da una scalinata in marmo e un prezioso lampadario muranese dalla fornace di Barovier e Toso. Tutto intorno decori, stucchi candidi, colonne di marmo rosa e dipinti seicenteschi. 98 tra camere e suite. Lo stile ricorda gli anni 40 e 50, arricchito da qualche tocco francese, voluto da Pierre Yves Rochon, autorità indiscussa in fatto di hotellerie di altissimo livello non solo a Parigi, ma in tutta la Francia. L’architetto francese ha ideato insieme allo chef bistellato Carlo Cracco, responsabile dell’intera esperienza gastronomica di Palazzo Parigi, un palcoscenico, una sorta di altare, in mezzo alla sala, dove verrà completato il piatto, uscito dalla cucina e avere percorso uno scenografico tunnel di vetro. Per una vista a 360° sulla città e sul nuovo skyline a primavera 2014 sarà inaugurato anche il roof garden al 10° piano, 214 mq con terrazza di 368 mq e piscina e una Spa di 1200 mq.

IL CIELO IN UNA STANZA

Non solo a Manhattan si sta diffondendo una nuova moda: dormire sotto le stelle, facendo glamping (versione glam del camping) sui tetti degli alberghi più lussuosi. Nella Grande Mela, al diciassettesimo piano dell’AKA Central Park (http://stayaka.com), nella outdoor room più richiesta della città, oltre ad un letto matrimoniale king size, ci sono un camino e un telescopio a rendere ancora più romantica l’atmosfera.
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In Italia, a L’Albereta Resort, Relais & Chateaux nel cuore della Franciacorta, c’è la Cabriolet Suite, con balcone sul lago d’Iseo, perfetto per una romantica ed esclusiva cena firmata Gualtiero Marchesi. Qui, premendo un bottone il soffitto sopra il letto a baldacchino si apre e… voilà, una cascata di stelle è servita! (http://albereta.it).
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Al Rome Cavalieri Walford Astoria (http://romecavalieri.it), si dorme, a richiesta, sulle terrazze delle suite con vista mozzafiato sulla Città Eterna, dopo una supercena alla Pergola del tristellato Heinz Beck (http://heinzbeck.com/author/heinz-beck-la-pergola/).
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Chi ama la natura, invece, può provare l’esperienza di passare la notte in una delle otto Green House Suite del Salviatino a Fiesole (http://salviatino.com), ricavate all’interno di serre completamente trasparenti, con vista stellare. Magari dopo essersi fatti coccolare presso la Spa Il Salviatino, un rifugio di puro benessere dedicato alla cura di sé. Qui i trattamenti del Dr Vranjes sono rigorosamente “made in Tuscany”.
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In Baja California, invece, a Las Ventanas Al Paraiso, fra gli optional delle suite outdoor, su una terrazza panoramica, oltre al letto, ci sono un telescopio e una vasca idromassaggio. Tutto pronto e pensato per vedere passare le balene (il suono di una campana avverte del passaggio) e le costellazioni che in particolare, da maggio a settembre, affollano quella porzione di cielo (http://lasventanas.com).
Las Ventanas al Paraiso Los Cabos Messico
Nello splendido panorama dello Utah, all’Amangiri Resort, sulla Sky Terrace, si può dormire in open air tra lusso, design e natura, con il profilo del Glen Canyon all’orizzonte, i coyote che ululano in lontananza e una cascata di stelle garantita (http://www.amanresorts.com/amangiri/home.aspx).
Amangiri Resort
Dall’altra parte dell’emisfero, in Australia, a 120 km a sud ovest di Sydney, al Blue Mountains Private Safaris si dorme nel tipico letto Swag (un sacco a pelo con materassino), in versione wild bush luxury: su piattaforma di teak, con materasso, lenzuola di morbido cotone, piumino per le notti più fredde ed un’ampia scelta di cuscini (http://www.viaggidellelefante.it/RisultatiStr.php?idStr=408).
Blue Mountains Private Safaris
A Jaisalmer, detta città d’oro, in Rajasthan, al Killa Bhawan allestiscono un letto in stile coloniale sul tetto. Al mattino, ci si sveglia al suono delle campane dei sette templi Jain ai piedi della fortezza e si fa colazione con vista sulle tipiche e splendide havelis, le tradizionali case e, più lontano, le dune del deserto (http://killabhawan.com).
Killa Bhawan, Jaisalmer Rajasthan India
Infine a Nanyuki, in Kenya, gli Star Bed sono due, uno al Kiboko Camp e l’altro al Koija Camp. I Masai parcheggiano, in entrambi i campi, delle jeep su piattaforme a tre metri dal suolo per notti da sogno a cielo aperto (http://loisaba.com).
Loisaba Wilderness Lodge, Nanyuki - Kenya
In Sudafrica, all’interno della Sabi Sands Private Game Reserve, a due passi dal Parco Nazionale Kruger, c’è una camera in open air, costruita su un albero di 500 anni, con vista esclusiva sulla savana. Gli ospiti possono cenare sulla “tree house” e poi, accompagnati dai rumori della savana e dal cielo stellato dell’emisfero sud, avvistare i Big 5 (http://sabi.krugerpark.co.za).

Lion Sand Private Game Reserve

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